Crocifissione
Masaccio
Opera commentata da
Andrea Baldinotti
SchedaOpera fornita da
Descrizione dell'opera
Tommaso di ser Giovanni detto Masaccio, Crocifissione (1426), tempera su tavola, cm. 83 x 63,5. Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte.
Tra i frammenti che gli studiosi ritengono essere appartenuti al progetto originario del Polittico dipinto da Masaccio per la Chiesa del Carmine a Pisa, oggi completamente smembrato, questo è uno degli unici due rimasti custoditi in un museo italiano. Prima che in questa tavola, non si era mai visto rappresentare il dolore di chi assiste sgomento alla morte di Cristo in modo così umanamente drammatico. Restando fedele all'impronta naturalistica della sua pittura, Masaccio evita di proporre un'immagine maestosa del Cristo: lo raffigura con un corpo abbandonato da ogni energia, appeso drammaticamente allo strumento della sua morte, la testa pende in avanti e, a causa del forte scorcio dal basso, va ad incassarsi tra le clavicole in modo drammaticamente sgraziato.
Bibliografia
- Roberto Longhi, Fatti di Masolino e di Masaccio (1940), Milano 2014.
- Giorgio Vasari, Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, Roma, 2015.
- Gloria Fossi, Masaccio, Firenze, Giunti 2015.