Silvia Ginzburg

Biografia

Silvia Ginzburg

Silvia Ginzburg ha avviato la propria attività di ricerca lavorando sui nessi tra vicende figurative e contesti critici nel XVII secolo, con approfondimenti sulla figura di  Giovanni Battista Agucchi, sugli anni romani di Annibale Carracci e in particolare sugli affreschi del Camerino e della Galleria Farnese, sul paesaggio ‘ideale’ del Seicento, sulla cultura prospettica di Nicolas Poussin,  sul rapporto tra lo sviluppo stilistico di Carlo Maratti e l’assetto storiografico delle Vite di Giovan Pietro Bellori. Su queste indagini si sono innestate strada facendo le ricerche di argomento cinquecentesco, in particolare sulla genesi della prima edizione delle Vite di Vasari, su Raffaello, su Perino del Vaga, sulla posizione di Pietro Bembo e sull’eredità della filologia di Poliziano nella cultura artistica  cinquecentesca, su Polidoro da Caravaggio, su Domenico Beccafumi.

Tra le altre cose ha pubblicato The Portrait of Agucchi at York reconsidered, in “The Burlington Magazine” 1994; Domenichino e Giovanni Battista Agucchi, in Domenichino 1581-1641, catalogo della mostra 1996; Annibale Carracci a Roma. Gli affreschi di Palazzo Farnese, Roma 2000; Filologia e storia dell’arte. Il ruolo di Vincenzio Borghini nella genesi della Torrentiniana, in Testi, immagini e filologia nel XVI secolo, Pisa 2007; La Galleria Farnese. Gli affreschi dei Carracci, Milano 2008; Poussin refusé, in “Revue de l’art”, 2008 e 2009; Vasari e Raffaello, in Giorgio Vasari e il cantiere delle Vite del 1550, Venezia 2013; I caratteri della ‘scuola romana’ in Maratti e in Bellori, in Maratti e l’Europa, Roma 2015; Perino del Vaga nella generazione di Salviati, in Un artist florentin de la Renaissance. Francesco Salviati entre modèles litteraires et figuratifs, Roma 2015.

Insegna Storia dell’arte moderna all’Università di Roma Tre.


Domenica 31 gennaio ci racconterà la Discesa di Cristo al Limbo di Domenico Beccafiumi >>