Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, detto Rosso Fiorentino, Deposizione dalla croce (1521), olio su tavola, cm. 375 x 196. Volterra, Pinacoteca e Museo Civico.

Tra le innumerevoli interpretazioni del dolore e dello sgomento davanti al corpo senza vita di Cristo, quella che il Rosso Fiorentino propone in questa tavola è certamente tra le più inquietanti della pittura italiana. La spietata descrizione delle operazioni di distacco del corpo dalla corce, la disperante afflizione delle figure ai piedi della croce non sembrano lasciare spazio alla consolazione umana e alla devozione cristiana. L'opera, pur collocata alla periferia dei grandi centri del circuito rinascimentale, è una testimonianza cruciale per poter intendere il concetto di quella maniera che Giorgio Vasari definì  “moderna”, riconoscendo ad essa il primato nella produzione artistica italiana.