Deposizione di Cristo
Beato Angelico
Opera commentata da
Carl Brandon Strehlke
SchedaOpera fornita da
Descrizione dell'opera
Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico, Deposizione di Cristo (1432 -1434), tempera su tavola, cm. 176 x 185. Firenze, Museo Nazionale di San Marco.
Una grande pala d'altare dipinta a più mani, la cui sezione centrale è unanimamente attribuita al frate domenicano che più di altri riuscì a far convivere la rivoluzione del Rinascimento fiorentino con la tradizione figurativa dei dipinti d'altare. Il pittore ha appreso il nuovo e lo coniuga felicemente con l'antico, modificando iconografia e stile di rappresentazione, inserendo scorci prospettici e personaggi contemporanei nel contesto antico. Una dimostrazione di libertà di azione probabilmente agevolata dal sopraggiungere della vocazione religiosa: condizione particolarmente privilegiata per un artista che intendesse aggiornare il proprio linguaggio pittorico senza perdere di vista la priorità del messaggio spirituale.
Bibliografia
- John Pope-Hennessy. Angelico. Firenze, 1981.
- Carl Brandon Strehlke. Angelico. Milano, 1998.
- Alessandro Zuccari, Giovanni Morello e Gerardo de Simone (a cura di), Beato Angelico. L’alba del Rinascimento. Milano 2009.