Ritratto di Galeazzo Sanvitale
Parmigianino
Opera commentata da
Elisabetta Fadda
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Descrizione dell'opera
Francesco Mazzola detto Il Parmigianino, Ritratto di Galeazzo Sanvitale (1524), olio su tavola, cm. 109 x 81. Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte.
In questo dipinto, realizzato poco prima di partire per Roma, Parmigianino raffigura uno dei suoi più importanti committenti, lo stesso per il quale aveva appena realizzato a Fontanellato il ciclo di affreschi in una sala del castello di famiglia. La fama del pittore, soprattutto la sua frequentazione delle scienze alchemiche, attestata da Vasari, ha alimentato da sempre l’attenzione degli storici dell’arte sui dettagli di questo ritratto suscettibili di interpretazione simbolica come l’enorme elmo, la medaglia esibita dal conte e la spilla del copricapo. Un esercizio esegetico che ha condotto perfino a clamorosi abbagli sulla paternità stessa dell’autore e sull’identità del personaggio ritratto, pur senza alterare minimamente il fascino del principe, il cui sguardo intenso ci scruta da quasi cinquecento anni.Bibliografia
- M. Di Giampaolo - E. Fadda, Parmigianino. Catalogo completo dei dipinti, Monografie d’arte, i Classici, Santarcangelo di Romagna, 2003.
- E. Fadda, Da Parma a Casalmaggiore, Parmigianino ultimo atto, in Parmigianino e la pratica dell’alchimia, catalogo della mostra (Casalmaggiore, Centro Santa Chiara, 2003) a cura di F. Del Torre, E. Fadda, M. Gabriele, S. Feryino-Pagden, Cinisello Balsamo 2003
- E. Fadda, Parmigianino ‘mio amicissimo’ a Roma, in Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento, catalogo della mostra (Roma, Scuderie del Quirinale, 12 marzo – 26 giugno 2016), a cura di D. Ekserdjian, Cinisello Balsamo 2016.